Monday, 20 April 2020

Vecchi

Vite di sacrifici
di senso, sudore e ideali…
I morti della notte
soppressi dalla paura
dall’abbandono
dal tempo della noncuranza
da una generazione cieca e sorda
che poco ha appreso dal loro esempio
e poco serba nel ricordo:
un’ingrata stirpe che consuma e ingrassa, 
burattini dai fili rotti
illusi in un’effimera felicità,
come sola eredità un pugno di mosche.
Se ne sono andati i nostri vecchi
i nostri porti sicuri
le nostre mura solide.
Via, nel gesto di un soffio
com’ali di piuma…
Via, soffocati in un’agonia 
troppo lenta e lucida
soli, dimenticati, traditi -
nelle pupille i campi di sterminio,
dentro il cuore petali appassiti,
sulle labbra un saluto
e forse un' antica preghiera
cullata
nello spazio di due sillabe,

mamma.

Sunday, 5 April 2020

A chi può interessare ecco il link per la lettura di un mio saggio su Emily Dickinson ne Il Giornale Letterario:

emily-dickinson-e-il-compagno-invisibile